12 dicembre 2019

Papa Roncalli e il caffè nel pignetì

I momenti speciali sono spesso i più semplici, come un caffè di umili contadini in una giornata da raccontare.

Il Cardinale Roncalli (Papa Giovanni XXIII) è storicamente legato alle vicende del Santuario. Nel 1921, in occasione della solenne Incoronazione della Madonna, è infatti venuto in visita a Basella nelle vesti di giovane prelato come accompagnatore del neo-cardinale Camillo Laurenti (fonte P. Aurelio Nino Brusetti, Il Santuario della Madonna di Basella).

In viaggio nel tempo
Maria Drago a Angelo Vavassori (detto Marinel)
Maria Drago a Angelo Vavassori
(detto Marinèl)
Se ci trovassimo nelle campagne che battezzano la bassa bergamasca, quelle che uniscono Basella a Urgnano e se per fantasia o invenzione potessimo viaggiare nel tempo, potremmo impostare nel nostro marchingegno meraviglioso la data del 15 aprile 1956. Dopo un vorticoso caleidoscopio di luci ci ritroveremmo sempre nella stessa campagna solo un po’ più verde e ricca d’alberi.
Vedremmo campi di frumento e prati di trifoglio, rive di robinia come ciglia sui fossi che gira e rigira portano su al Serio o, come fa l’acqua, giù ai campi.

Tutt’intorno poche case, qualche cascina come quella dei Vavassori, di mestiere contadini.
E’ qui che noteremmo di certo un fatto insolito: un’auto nera e lunga, lucida e austera parcheggiata nell’aia che, solitamente, è invece zona di carretti, fieno e bestie da tiro.
Nella cascina c’è Angelo Vavassori, contadino, padre di cinque figlie. Ha perso la moglie due anni prima e ora riposa malato nel suo letto.

Le celebrazioni per l’Apparizione
Padre Passionista Simone Maggi
Padre Passionista Simone Maggi
Certo, da buoni viaggiatori quali siamo, sicuramente ricorderemo che proprio in quei giorni cade un anniversario importante: è il Sesto Centenario dell’Apparizione della Madonna avvenuto a Basella nel 1356. Un periodo di commemorazione e preghiera che coinvolge tutta la comunità. La Madonna, come da tradizione, è stata portata in processione a Urgnano l’8 aprile e poi riportata a Basella la domenica successiva, in questo 15 aprile.

Don Andrea Bertocchi, Parroco di Urgnano, e Padre Simone Maggi, curato di Basella, si sono adoperati al meglio per preparare queste celebrazioni. C’è infatti grande trepidazione per la presenza del Cardinale Roncalli, Patriarca di Venezia e futuro Papa Giovanni XXIII.
Con lui c’è anche Monsignor Giovanni Battista Peruzzo, Vescovo di Agrigento, Passionista, da sempre devoto alla Madonna della Basella e al Santuario a Lei dedicato. Dedizione che Peruzzo condivide con Angelo, suo grande amico, oggi stranamente assente alle celebrazioni.

Trovandosi nel pomeriggio in visita al Santuario e venuto a conoscenza delle condizioni di salute precarie dell’amico, Peruzzo decide quindi in accordo con il Cardinale Roncalli di fare ritorno per la strada che attraversa i campi e porta alla cascina Vavassori. Da lì si prosegue poi per la Cascina Spina sbucando infine sulla Strada Cremasca.
 
Celebrazioni per il Sesto Centenario dell’Apparizione della Madonna (1956)
Celebrazioni a Urgnano per il Sesto Centenario dell’Apparizione della Madonna (1956)
 
Il caffè nel pignetì
Letizia Cuter in una foto del periodo
Letizia Cuter in una foto del periodo
Letizia Cuter è una delle nipoti di Angelo, abita a Zanica e in quella soleggiata domenica di festa ha preso la bici per raggiungere il nonno. E’ lei che per prima nota sulla strada sterrata quel rapido puntino nero circondato da una nuvola di polvere. Corre in casa e chiama Teresa e Bambina, figlie di Angelo, che si affrettano per capire cosa stia succedendo.

Come spettatori di un altro tempo, non possiamo che sorridere davanti agli sguardi esterrefatti delle donne quando dall’auto scendono il Cardinale Roncalli e Monsignor Peruzzo. L’agitazione è palpabile, i prelati vengono invitati a entrare con tutti gli onori possibili e accomodati nella modesta cucina. il camino è acceso e scalda ancora perché in casa c’è freschino.

E’ un bel momento quando arriva Angelo: gli amici si ritrovano e grande è l’emozione per la presenza del Cardinale. Ci vuole proprio un buon caffè!
Teresa cerca la cógoma (la moka) che però non si trova. Ah, l’agitazione, ti fa perdere la memoria.
Nel frattempo Bambina con un certo pragmatismo prende il pignetì (un pentolino) e come da abitudine ci mette acqua e caffè. Quando Teresa trova finalmente la moka, vede l’umile pentolino sul fuoco e teme di fare brutta figura. Ci scusi Cardinal Roncalli!

Ma lui, figlio di contadini, sorride e rassicura tutti: anch’io il caffè lo bevevo così!

Sulla strada di casa
Lasciamo i nostri amici nella felice convivialità e da discreti visitatori ci allontaniamo in punta di piedi. La tavola con le chichere (le tazzine), l’umile cucina, l’aia e tutta la cascina virano nel bianco e nero ingiallito delle vecchie fotografie lasciate troppo tempo nei cassetti. Angelo Vavassori morirà qualche giorno dopo, il 21 aprile del 1956.

Non ci resta che tornare a casa, sulla strada bagnata dal tramonto, testimoni ancora una volta del semplice e del meraviglioso, come i giochi di luce tra i vibranti rami gemmati di robinia in questa fresca primavera.
 
Il caffè nel pignetì
 
Correzione fotografica, redazione e impaginazione: Roberto Consoli.
Ringraziamo Letizia Cuter, testimone degli eventi, per la preziosa intervista che ci ha concesso.
Questo racconto è dedicato alla memoria di Giuseppe Campana che ha vissuto nella cascina Vavassori fino al 26 febbraio 2018 e che abbiamo avuto il piacere di intervistare.